Soluzione per uscire dall’impasse: “Grazie al nuovo modello di formazione duale, sarà ora possibile formare, in base alle esigenze ed in maniera flessibile, sia i collaboratori attualmente impiegati che nuovi collaboratori per le residenze per anziani!”

Bolzano, 21.02.2022

Le residenze per anziani dell’Alto Adige hanno urgente bisogno di ulteriore personale assistenziale qualificato. Per questo motivo l’Associazione delle Residenze per Anziani dell’Alto Adige (ARpA) ha elaborato con i suoi partner di sistema un nuovo modello di formazione flessibile. Il nuovo modello è stato presentato venerdì all’Assessora provinciale Waltraud Deeg, e si sta ora procedendo a prendere contatti con le Scuole Professionali per le professioni sociali per l’implementazione di questo nuovo sistema formativo.

“La formazione del personale delle residenze per anziani deve diventare più innovativa e flessibile”, sottolinea la Presidente dell'ARpA Martina Ladurner. “Con le Scuole Professionali per le professioni sociali Hannah Arendt e E. Levinas, l’Alto Adige può contare su due istituzioni molto competenti. Tuttavia, a causa del grande fabbisogno di personale assistenziale, è urgente ampliare l’offerta esistente introducendo un modello di formazione flessibile ed affiancata al lavoro. Abbiamo già elaborato un nuovo modello formativo con i nostri partner, la Fondazione S. Elisabetta, il centro di formazione Lichtenburg e la Croce Bianca, ed ora non resta che attuarli velocemente” afferma la Presidente Ladurner”.

Formazione retribuita

Il nuovo modello formativo prevede un sistema duale con inizio due volte all’anno. “Metà delle ore di formazione previste potranno essere svolte direttamente sul luogo di lavoro nella residenza per anziani e la parte teorica sarà proposta in modo decentralizzato nei centri di formazione privati”, spiega Ladurner.  “Un grande vantaggio di questa formazione orientata alla pratica si ha, soprattutto, per coloro che ritornano a svolgere un lavoro di tipo assistenziale o per coloro che hanno cambiato carriera, dal momento che queste persone ricevono già uno stipendio parametrato al profilo professionale, anche durante la stessa formazione”.

L’Assessora provinciale Waltraud Deeg ha mostrato comprensione per la preoccupazione espressa, ma vede ancora molte questioni aperte che devono essere chiarite prima dell’approvazione e dell’accreditamento politico dei centri di formazione. “Per noi questo nuovo modello formativo è l’unico possibile per risolvere il problema della sempre maggiore carenza di personale. Chiediamo che la politica renda possibile questa strada, comprendendo anche l’urgenza dei tempi”, ribadisce la Presidente Ladurner.

“Allo stesso tempo, si stanno cercando contatti con le Scuole Professionali per creare insieme le condizioni per questa nuova via di formazione e per garantire anche in futuro personale qualificato. Non appena saranno previsti i nuovi profili professionali di ‘operatore socio-sanitario (OSS) in formazione’ e ‘operatore socio-assistenziale (OSA) in formazione’ nell’accordo di comparto, il personale potrà essere assunto immediatamente nelle residenze e iniziare subito la formazione pratica. La formazione teorica potrebbe poi iniziare nell’autunno 2022”, afferma Martina Ladurner.

Questo tipo di offerta formativa deve essere resa possibile a tutti, indipendentemente dall'età e dal grado di istruzione, vicino alla propria residenza e in maniera flessibile.