Le Residenze per Anzini dell’Alto Adige vogliono tornare alla normalità. Le tre associazioni presenti nel Comitato Anticrisi delle Residenze per Anziani chiedono un intervento rapido da parte dei politici

Anche le residenze per anziani vogliono entrare nella fase 2. Per tale obiettivo è necessaria un fondamento giuridica. "Un'attesa prolungata è irresponsabile nei confronti delle persone che vivono nelle case e non è più giustificabile dal punto di vista umano ", chiarisce Moritz Schwienbacher, Presidente dell’Associazione delle Residenze per Anziani dell’Alto Adige.

L’associazione delle Residenze per Anziani dell’Alto Adige (ARpA), l’associazione dirigenti servizi agli anziani dell’Alto Adige (ADSA) e l’associazione dei responsabili tecnico-assistenziali delle residenze per anziani dell’Alto Adige (VPSS) hanno elaborato, in stretta collaborazione con l’Ufficio Anziani, un piano su come la fase 2 possa avere successo anche nelle residenze per anziani. Questo piano prevede, tra l'altro, la riapertura per le visite e l’ammissione in struttura.

Con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 maggio 2020, più precisamente con l’art. 9, comma 1, è stato definito il quadro giuridico necessario anche a livello nazionale, che prevede l'elaborazione e l'attuazione di piani regionali. Questo è un obiettivo principale anche per l’Alto Adige. Pertanto, il comitato Anticrisi delle Residenze per Anziani ha trasmesso alla Giunta Provinciale il piano per la ripresa delle attività regolari nelle Residenze per Anziani.

Una specifica via per l'Alto Adige anche per le Residenze per Anzini

La Provincia Autonoma di Bolzano ha scelto un proprio percorso, che le permette di gestire sia lo sviluppo che la relativa velocità. Quest’approccio coraggioso merita riconoscimento e rispetto. In quest’ottica è fondamentale creare le basi legali anche per le Residenze per Anziani dell'Alto Adige al fine di poter avviare subito questo percorso. Ciò richiede un ulteriore coraggioso passo politico sotto forma di una delibera della Giunta Provinciale.

I responsabili delle residenze sono ben consapevoli del rischio per la salute che il coronavirus rappresenta per i residenti. Hanno accettato questa sfida difficile con bravura e sono riusciti a gestirla Ora si tratta di contrastare il deterioramento mentale e fisico degli anziani, che si può percepire giorno per giorno, ed evitare che gli anziani si sentano soli. I residenti, i parenti e il personale hanno urgente bisogno di una prospettiva che punti con attenzione e professionalità verso la normalità.

Per i motivi sopra esposti appare essenziale che questo ulteriore coraggioso passo avvenga ora a livello politico con l'approvazione del citato piano tramite una delibera della Giunta Provinciale, al fine di creare una fondamento giuridico per le Residenze per Anziani in questa fase 2.